Il quadro emerge dall’Analisi dei flussi trimestrali inviati all’Organismo Agenti e Mediatori


Ancora un trimestre negativo per il mercato delle criptovalute in Italia: a fine settembre 2024 il valore delle valute virtuali detenute dalla clientela italiana è sceso a 1,9 miliardi, con una contrazione del 5%, dopo il -22% registrato nel secondo trimestre dell’anno rispetto al primo. In controtendenza invece il numero di clienti che detengono criptovalute che crescono del 13% arrivando a 1.487.783 soggetti.


È quanto emerge dai flussi trimestrali inviati dagli Operatori iscritti nella Sezione speciale del Registro dei Cambiavalute tenuto dall’Organismo Agenti e Mediatori al 30 settembre di quest’anno. In calo anche il numero dei VASP iscritti nel Registro tenuto dall’OAM che passa da 150 a 148 operatori mentre si riduce del 3% la platea di VASP che hanno trasmesso i flussi segnaletici. Variazioni percentuali positive invece per il numero dei clienti trasmessi (+5%).


Con riferimento alle operazioni di conversione da valuta legale a virtuale e viceversa, si evidenzia una diminuzione del numero delle operazioni (rispettivamente del -16% e -26%) e un calo del numero di clienti e del controvalore delle operazioni effettuate.



A fine settembre 2024 oltre 1,4 milioni di clienti detenevano criptovalute per un controvalore in euro di 1,9 miliardi


Nel periodo di riferimento l’Organismo ha ricevuto i dati identificativi e relativi all’operatività in criptovalute di 2.033.390 clienti: rispetto al totale dei clienti trasmessi, il 73% (1.487.783 clienti) deteneva, al 30 settembre 2024, criptovalute in portafoglio per un controvalore in euro pari a 1.957.567.506, con un valore medio di 1.315,76 euro. Nel terzo trimestre sono state inoltre effettuate 2.439.068 operazioni di conversione da valuta legale a virtuale (in media 8,4 operazioni per cliente con un importo di 284,88 euro) e 2.147.981 operazioni di conversione da valuta virtuale a legale (in media 9,3 operazioni per cliente con un importo di 297,8 euro).



Mercato dominato dai grandi VASP mentre la domanda è in mano alla Generazione X


Anche i dati relativi al III trimestre 2024 confermano la struttura di mercato che vede le operazioni concentrate presso i VASP di maggiori dimensioni. Inoltre, la tipologia della clientela appare consolidata, con i giovani più interessati alle criptovalute ma con valori detenuti contenuti, mentre i portafogli più consistenti riguardano la cosiddetta Generazione X (fascia di età tra i 40 e i 60 anni).


In particolare emerge che circa il 90% dei clienti opera su grandi Exchange, il 9,8% su Exchange medi e 0,2% su Exchange di piccole dimensioni.


Con riferimento alla classificazione dei clienti per natura giuridica il 99,9% dei clienti dei VASP risulta essere persona fisica. All’interno della categoria delle persone fisiche, la clientela inclusa nella fascia d’età tra i 18 e i 29 anni rappresenta la quota maggiore, pari al 38%, seguita dai clienti con età compresa tra 30 e 39 anni (27%). Il peso percentuale si riduce man mano che sale la fascia d’età, arrivando all’1% per gli ultrasettantenni. Benché preponderante dal punto di vista numerico, l’esercito dei Millennials resta però in seconda posizione per quanto riguarda l’entità delle criptovalute detenute, per oltre il 50% in mano a clientela di età tra i 40 e i 60 anni.


Per quanto riguarda invece le persone giuridiche, a livello geografico sono concentrate nelle aree del Nord e del Centro Italia (rispettivamente 28% e 16%) ma la più ampia percentuale di soggetti risiede all’estero (49%).



Maggior numero di operazioni di conversione eseguite dalla fascia di età 18-40 anni


Non è solo il saldo totale delle valute virtuali ad assumere percentuali rilevanti soprattutto per le persone fisiche con età compresa tra 40 e 60 anni: analogamente i saldi totali delle valute legali, il controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa, registrano percentuali rilevanti presso la clientela della stessa fascia d’età. Per quanto riguarda le persone giuridiche il saldo totale delle valute virtuali ha le maggiori percentuali per i soggetti con sede legale nel Nord Italia. Le persone giuridiche con sede legale all’estero registrano invece le percentuali più consistenti relative ai saldi totali delle valute legali, al controvalore delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa.


I dati del III trimestre mostrano inoltre che il numero delle operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali e viceversa assume percentuali rilevanti per le persone fisiche con età compresa tra 18 e 40 anni. Per le persone giuridiche, invece, il maggior numero di operazioni di conversione delle valute legali in valute virtuali riguarda i soggetti con sede legale nel Nord Italia mentre il numero delle operazioni di conversione delle valute virtuali in valute legali riguarda le persone giuridiche con sede legale all’estero.


Infine, il maggior numero di operazioni relative ai trasferimenti di valuta virtuale sia in uscita che in entrata da/verso i VASP è stato eseguito da clienti persone fisiche con età compresa tra i 18 e i 40 anni (oltre il 75%) e da società con sede legale all’estero (oltre il 65%). Tali operazioni hanno riguardato per lo più i VASP di grandi dimensioni.




Roma, 12 dicembre 2024


 

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